Il dolore neuropatico è una manifestazione cronica provocata da un deterioramento del sistema nervoso periferico o centrale. I principi attivi contenuti nel rosmarino si sono rivelati efficaci come potenti antinfiammatori.
Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è un piccolo arbusto sempreverde, originario dell’Asia e dell’Africa, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. La pianta può raggiungere fino ai 2 metri di altezza e cresce spontanea soprattutto nelle aree litorali del bacino del mediterraneo.
La droga, costituita dalle foglie e dai fiori, contiene un insieme molto variegato di molecole tra cui: flavonoidi, acidi triterpenici, derivati dell’acido cinnamico, fenoli diterpenici, canfora e cineolo.
Dal punto di vista fitoterapico il rosmarino viene consigliato per il trattamento dei disturbi digestivi (es. gonfiore gastrico, flatulenza, intestino pigro, eruttazione), delle epatiti, delle affezioni dell’apparato respiratorio (es. sinusiti, otiti, bronchiti), per stabilizzare l’umore in caso depressione lieve e per migliorare le funzioni cognitive (azione anti-neurodegenerativa).
Il gruppo di ricerca condotto dal Prof. Mahboobeh Ghasemzadeh Rahbardar ha dimostrato che
L’estratto etanolico di rosmarino, titolato in acido rosmarinico, è capace di ridurre i livelli circolanti di molti fattori dell’infiammazione (COX-2, PGE-2, IL-1 beta, MMP-2, NO).
I risultati ottenuti dagli studi in vivo sono stati molto incoraggianti; l’estratto di rosmarino ha diminuito in modo significativo la percezione del dolore neuropatico e potrebbe rivelarsi una nuova arma per il trattamento di molti disturbi neurologici associati ai processi infiammatori.
Di Cesare Mannelli, L., Micheli, L., Maresca, M. et al. Anti-neuropathic effects of Rosmarinus officinalis L. terpenoid fraction: relevance of nicotinic receptors. Sci Rep 6, 34832 (2016). https://doi.org/10.1038/srep34832
Rosmarinus officinalis L.: an update review of its phytochemistry and biological activity Joana M Andrade, Célia Faustino, Catarina Garcia, Diogo Ladeiras, Catarina P Reis, and Patrícia Rijo Future Science OA 2018 4:4