ROSMARINO PER I CAPELLI
Rosmarino per i capelli? Si, il rosmarino è una pianta medicinale utile per la ricrescita dei capelli poiché inibisce l’enzima 5-alfa-reduttasi e quindi può essere di supporto nel trattamento dell’alopecia androgenica.
ROSMARINO
Il rosmarino è un piccolo arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.
È una pianta che non tollera il freddo e predilige i terreni sabbiosi e ben drenanti; infatti lo si ritrova nelle zone litoranee ed è tipicamente diffuso nel bacino del mediterraneo.
La droga è costituita dalle foglie, dai fiori e dai germogli.
Il fitocomplesso è una miscela molto variegata di sostanze funzionali e la sua composizione dipende fortemente dalle condizioni di crescita della pianta (es. esposizione solare, irrigazione, caratteristiche del suolo, ecc.).
In generale nel rosmarino ritroviamo diverse classi di polifenoli (es. acidi fenolici, flavonoidi, fenoli diterpenici), triterpeni e un olio essenziale. Tra i polifenoli più rappresentativi voglio ricordare l’acido carnosico, il carnosolo e l’acido rosmarinico.
ROSMARINO: Proprietà fitoterapiche
Dal punto di vista fitoterapico il rosmarino è utilizzato storicamente per il trattamento delle coliche renali e degli spasmi gastrointestinali dove svolge un ruolo carminativo e antispastico.
Può essere utilizzato come balsamico delle vie aeree (es. sinusiti, bronchiti) per le sue spiccate proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie e fluidificanti.
Recentemente è stato dimostrato che i germogli del rosmarino sono dotati di ottima attività epatoprotettiva, molto simile a quella del cardo mariano. Può essere quindi utilizzato per migliorare la barriera antiossidante del fegato e ridurre gli effetti collaterali di intossicazioni da farmaci (es. paracetamolo) o da altre sostanze.
Il rosmarino è inoltre molto utile nella terapia del morbo di Alzheimer poiché inibisce l’attività dell’enzima acetilcolinesterasi e svolge un importante effetto neuroprotettivo e antiossidante.
In particolare uno studio clinico randomizzato in doppio cieco e controllato con placebo su 50 volontari, ha dimostrato che la somministrazione giornaliera di 1000 mg di rosmarino in polvere per 30 giorni riduce l’attività dell’acetilcolinesterasi in modo statisticamente significativo, migliorando la plasticità neuronale e la barriera antiossidante.
In uno studio clinico randomizzato è stato dimostrato che l’assunzione giornaliera di 500 mg di polvere di rosmarino migliora le capacità cognitive (memoria prospettica e retrospettiva), riduce l’ansia, gli stati depressivi e migliora la qualità del sonno.
ROSMARINO: Uso esterno
Per uso esterno il rosmarino è utile per il trattamento dei dolori reumatici. Consiglio di utilizzare in questo caso l’olio essenziale diluito al 2% in un opportuno veicolo oleoso (es. olio di oliva).
In cosmesi l’estratto di rosmarino o la tisana di rosmarino (150 g di acqua bollente si versano su 3 g di droga secca. Si lascia in infusione 5-7 minuti) possono essere utili per il trattamento delle pelli impure, della forfora o per favorire la ricrescita dei capelli.
ROSMARINO PER I CAPELLI
Il rosmarino ha la potenziale capacità di stimolare la crescita di nuovi capelli e di inibirne la caduta.
Qualche studio clinico su modello murino ha infatti dimostrato che il fitocomplesso del rosmarino è capace di inibire fortemente la 5-alfa reduttasi, e in particolare sembra che la molecola più attiva sia l’acido 12-metossicarnosico. Questo significa che il rosmarino può essere utile in tutti i casi di alopecia androgenica sia per applicazione topica che per trattamento orale.
Per quanto riguarda l’applicazione topica, uno studio clinico randomizzato e condotto su 100 pazienti affetti da alopecia ha dimostrato che l’applicazione topica di una soluzione a base di olio essenziale di rosmarino è capace di stimolare la crescita di nuovi capelli e di inibirne la caduta in modo statisticamente significativo dopo 3-6 mesi di utilizzo giornaliero. Il dosaggio giornaliero per applicazione topica era di 1 ml ogni 12 ore.
ROSMARINO: Posologia fitoterapica
La monografia Escop riporta i seguenti dosaggi:
– 2-4 g di foglie di rosmarino al giorno come droga secca
-1,5-3 ml/die di estratto fluido
– 3-8,5 ml/die di tintura madre (1:5 al 70%)
Per quanto riguarda l’olio essenziale, va utilizzato diluito solo per uso esterno e deve essere applicato solo su cute integra.
Per uso esterno e sempre su cute integra è possibile utilizzare il decotto per la balneoterapia. 1 litro di decotto in rapporto 1:20 si versa nell’acqua del bagno. Questa preparazione si utilizza massimo 2 volte alla settimana.
ROSMARINO: Effetti collaterali e tossicologia
In genere il rosmarino è una pianta medicinale sicura ma
individui ipersensibili possono presentare disturbi gastrointestinali.
È preferibile non somministrarlo durante la gravidanza e
l’allattamento.
Ad oggi non sono state segnalate interazioni farmacologiche.
Prima di iniziare qualsiasi tipo di integrazione o di terapia è essenziale confrontarsi sempre con il proprio medico per valutare il proprio quadro clinico e verificare se è possibile utilizzare il rosmarino come rimedio fitoterapico o di integrazione alimentare.
ROSMARINO: Integratori alimentari
Il Ministero della Salute ha stabilito i seguenti effetti fisiologici per il rosmarino:
– FUNZIONE DIGESTIVA
– FUNZIONE EPATICA
– REGOLARE ATTIVITA’ INTESTINALE ED ELIMINAZIONE DEI GAS
– ANTIOSSIDANTE
– REGOLARE ATTIVITA’ DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE

DOTT. MICHELE MOGGIO
Laurea Specialistica in Farmacia
Master in Naturopatia e Terapie Complementari
Bibliografia:
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Rosmarinus officinalis L.: an update review of its phytochemistry and biological activity Joana M Andrade, Célia Faustino, Catarina Garcia, Diogo Ladeiras, Catarina P Reis, and Patrícia Rijo Future Science OA 2018 4:4
Shashi Upadhyay, Kapil Bisht, Amit Bahukhandi, Monika Bisht, Poonam Mehta, Arti Bisht, Chapter 3.2.6 – Rosmarinus officinalis L., Editor(s): Tarun Belwal, Seyed Mohammad Nabavi, Seyed Fazel Nabavi, Ahmad Reza Dehpour, Samira Shirooie, Naturally Occurring Chemicals Against Alzheimer’s Disease, Academic Press, 2021, Pages 271-281, ISBN 9780128192122,
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Molti interessante. Io uso gli olii essenziali e da informazioni sembra che il rosmarino non è consigliato nei soggetti ipertesi. Cosa mi consiglia?
Buongiorno Rosanna,
L’azione del rosmarino sulla pressione arteriosa non è del tutto chiara.
L’attività del fitocomplesso sembra svolgere un ruolo ipotensivo, quindi il rosmarino come droga secca o come preparazione fitoterapica (Es. estratto fluido, tintura madre, ecc.) può essere utile per il controllo della pressione arteriosa.
L’olio essenziale di rosmarino invece svolge un ruolo ipertensivo e può essere utile in caso di ipotensione primaria.
Spero di essere stato utile
Cordiali saluti
Dott. Michele Moggio