Miele calorie: 304 Kcal per 100 g
Miele valori nutrizionali: I valori nutrizionali del miele sono superiori a quelli dello zucchero poiché il miele apporta numerose sostanze nutritive tra cui: vitamine, polifenoli e sali minerali.
Il miele apporta un numero di calorie minore rispetto allo zucchero (387 Kcal per 100 g). Tuttavia un cucchiaino di miele apporta molte più calorie (64 Kcal) rispetto ad un cucchiaino di zucchero (45 Kcal) poiché il miele ha un peso specifico minore.
MIELE Calorie
Il miele apporta un numero di calorie minore (304 Kcal per 100 g) rispetto allo zucchero (387 Kcal per 100 g). Tuttavia un cucchiaino di miele apporta molte più calorie (64 Kcal) rispetto ad un cucchiaino di zucchero (45 Kcal) poiché ha un peso specifico minore.
Per questo motivo occorre prestare attenzione all’utilizzo del miele in quanto un uso smoderato potrebbe comportare un aumento del carico calorico giornaliero.
Miele Calorie
Ci possono essere lievi differenze nel numero di calorie in relazione ai vari tipi di miele che si utilizzano; queste differenze sono date dalle diverse composizioni in zuccheri.
Miele Calorie specifiche
- Miele di Manuka (320-348 Kcal per 100 g)
- Miele di castano (325 Kcal per 100 g)
- Miele di fiori di arancio (307 Kcal per 100 g)
- Miele di acacia (304-329 Kcal per 100 g)
- Miele di melata (284 Kcal per 100 g)
MIELE Valori nutrizionali
Il miele. come tutti noi sappiamo. è prodotto dalle api a partire dalla melata o dal nettare dei fiori.
Il miele dal punto di vista chimico è una miscela di zuccheri per circa l’80% (28,15 % glucosio, 39,44% fruttosio, 3,19% saccarosio), per circa il 17% da acqua e per la percentuale rimanente da amminoacidi, acidi organici, enzimi (es. amilasi, invertasi, glucosio ossidasi), vitamine e sali minerali.
A differenza dello zucchero da cucina, dove il fruttosio e il glucosio sono uniti insieme per formare il saccarosio (la molecola base dello zucchero), nel miele il fruttosio e il glucosio si ritrovano principalmente come molecole singole.
Il fruttosio è uno zucchero che presenta un gusto più dolce rispetto al glucosio. Nel miele la quantità di fruttosio è generalmente più alta rispetto a quella del glucosio; per questo motivo il miele ha generalmente un sapore più dolce dello zucchero.
Miele Valori nutrizionali dei micronutrienti
Il miele ha valori nutrizionali sicuramente migliori dello zucchero poiché apporta anche vitamine, sali minerali e soprattutto polifenoli.
Per esempio il miele di acacia contiene una particolare sostanza chiamata crisina, un composto naturale antiossidante della classe dei flavoni. Uno studio clinico in vitro ha dimostrato che il miele di acacia è capace di ridurre la proliferazione delle cellule di melanoma e quindi potrebbe esercitare una potenziale azione antitumorale anche in vivo. L’attività antitumorale del miele di acacia in vitro è presente anche nei confronti di altre linee cellulari tra cui quelle del cancro al seno, al colon e al polmone. Tuttavia non ci sono ad oggi studi clinici degni di nota che dimostrano queste proprietà antitumorali in vivo e soprattutto sull’uomo.
Miele calorie e indice glicemico
Sebbene il miele sia più calorico dello zucchero, il miele ha un indice glicemico leggermente più basso (58) rispetto allo zucchero (60). Questa piccola differenza non determina comunque variazioni significative, quindi nei soggetti sani è di per sé equivalente utilizzare miele o zucchero considerando solo l’indice glicemico.
Miele Valori nutrizionali: Quanto miele si può mangiare al giorno?
L’American Heart Association raccomanda massimo 36 g di miele al giorno per gli uomini e 24 g al giorno per le donne; ricordando che l’apporto giornaliero massimo di zuccheri semplici dovrebbe essere inferiore a 25 g.
MIELE Valori nutrizionali nel diabete
Il fruttosio è uno zucchero semplice molto particolare poiché stimola la glucochinasi negli epatociti. La glucochinasi epatica è un enzima che ha la funzione di regolare i livelli di glucosio nelle cellule del fegato. Si ritiene quindi che il fruttosio contenuto nel miele possa in qualche modo aumentare l’assorbimento del glucosio da parte del fegato e quindi ridurre il livello sistemico della glicemia.
Oltre a questo il fruttosio sembra stimolare anche la sintesi del glicogeno poiché attiva direttamente la glicogeno sintasi.
Ci sono diversi studi scientifici che mostrano quanto il miele possa essere di aiuto per la gestione del diabete mellito.
In particolare ci sono alcuni trial clinici che indicano:
- Una riduzione della glicemia
- Una riduzione del peso corporeo
- Una riduzione del colesterolo totale, del colesterolo LDL e dei trigliceridi
Questi risultati si ottengono dopo aver sostituito lo zucchero da cucina con il miele.
Occorre comunque sottolineare una cosa molto importante; questi studi clinici necessitano di ulteriori conferme in quanto i pazienti arruolati erano limitati (stiamo parlando di un massimo di 50 persone diabetiche).
La potenziale azione ipoglicemica del miele nei soggetti diabetici può essere sostenuta anche dalla presenza nel miele di particolari composti polifenolici come il kaempferolo, la catechina, la quercetina, la luteolina, la rutina e l’apigenina.
Tutte queste sostanze possono ridurre i livelli di glucosio nel sangue mediante diversi meccanismi:
- Inibizione dell’alfa glucosidasi
- Inibizione dell’alfa amilasi
- Riduzione dello stress ossidativo
- Aumento dell’attività dell’insulina
- Stimolo della sintesi del recettore per l’insulina
- Stimolo della sintesi del recettore GLUT4
- Inibizione della gluconeogensi
- Inibizione dell’aldoso reduttasi
Voglio comunque sottolineare che alcuni studi clinici e una revisione sistemica hanno evidenziato che il consumo di miele nei soggetti affetti da diabete di tipo 2 non sempre apporta benefici sui parametri glicemici. Questi risultati indicano che sono necessari ulteriori studi clinici su larga scala e hanno messo in evidenza come il ruolo di una corretta alimentazione sia essenziale per il controllo della glicemia indipendentemente dall’utilizzo del miele o dello zucchero.
Per quanto riguarda i soggetti non diabetici, il consumo di miele non porterebbe alcun beneficio sullo sull’indice glicemico o su quello lipidico.
Miele Calorie: La quantità è un elemento fondamentale
Come ho detto prima, Il miele apporta un numero di calorie minore (304 Kcal per 100 g) rispetto allo zucchero (387 Kcal per 100 g). Tuttavia un cucchiaino di miele apporta molte più calorie (64 Kcal) rispetto ad un cucchiaino di zucchero (45 Kcal) poiché ha un peso specifico minore.
Per questo motivo occorre prestare attenzione all’utilizzo del miele in quanto un uso smoderato potrebbe comportare un aumento del carico calorico giornaliero, soprattutto nei soggetti diabetici. Il miele può essere un ottimo sostituto dello zucchero ma è necessario definire esattamente la quantità giornaliera raccomandata in relazione al proprio quadro clinico e nutrizionale.
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DOTT. MICHELE MOGGIO
Laurea Specialistica in Farmacia
Master in Naturopatia e Terapie Complementari
Bibliografia:
“Miele calorie”
“Miele valori nutrizionali”
Otilia Bobiş, Daniel S. Dezmirean, Adela Ramona Moise, “Honey and Diabetes: The Importance of Natural Simple Sugars in Diet for Preventing and Treating Different Type of Diabetes”, Oxidative Medicine and Cellular Longevity, vol. 2018, Article ID 4757893, 12 pages, 2018. https://doi.org/10.1155/2018/4757893
van Schaftingen E, Vandercammen A, Detheux M, Davies DR. The regulatory protein of liver glucokinase. Adv Enzyme Regul. 1992;32:133-48. doi: 10.1016/0065-2571(92)90013-p. PMID: 1496915.
Erejuwa, O.O.; Sulaiman, S.A.; Wahab, M.S.A. Fructose Might Contribute to the Hypoglycemic Effect of Honey. Molecules 2012, 17, 1900-1915. https://doi.org/10.3390/molecules17021900
Visweswara Rao Pasupuleti, Chandra Sekhar Arigela, Siew Hua Gan, Sirajudeen Kuttulebbai Nainamohamed Salam, Kumara Thevan Krishnan, Nurhanan Abdul Rahman, Mohammad Saffree Jeffree, “A Review on Oxidative Stress, Diabetic Complications, and the Roles of Honey Polyphenols”, Medicina ossidativa e Longevità cellulare , vol. 2020, ID articolo 8878172, 16 pagine, 2020. https://doi.org/10.1155/2020/8878172
Marzieh Akhbari, Masoumeh Jabbari, Mohammad Hossein Ayati, Nazli Namazi, “The Effects of Oral Consumption of Honey on Key Metabolic Profiles in Adult Patients with Type 2 Diabetes Mellitus and Nondiabetic Individuals: A Systematic Review of Clinical Trials” , Medicina alternativa , vol. 2021, ID articolo 6666832, 12 pagine, 2021. https://doi.org/10.1155/2021/6666832
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