La cellulite è una condizione patologica che colpisce principalmente il sesso femminile con una incidenza attorno all’80-90%.
L’alterazione dei normali processi biochimici sottocutanei induce lo sviluppo di ipertrofia cellulare, ovvero un aumento del volume e del peso delle cellule adipose. Esternamente la pelle si presenta a “buccia d’arancia” con notevole perdita di elasticità; inoltre si possono avvertire al tatto noduli di varia grandezza e zone a diversa temperatura. A livello interno si riscontrano alterazioni e degenerazioni della circolazione sanguigna con danni, più o meno profondi, alla permeabilità vasale e al sistema linfatico. L’edema è il sintomo clinico evidente di ristagno di liquidi negli spazi intracellulari che evolve in un deterioramento del tessuto connettivo e della matrice fondamentale.
La cellulite (pannicolopatia edemato-fibrosclerotica) è una condizione patologica multifattoriale; di seguito verranno prese in considerazione le principali cause scatenanti.
Fattori ormonali
Tutti i fattori endocrini che interagiscono sul ciclo della respirazione cellulare possono portare, in caso di alterazione, al progressivo deterioramento delle cellule adipose. La presenza di ipertiroidismo, di iper-estrogenismo, morbo di Cushing e diabete influenzano la velocità di comparsa dei primi sintomi della cellulite.
Fattori costituzionali
Il metabolismo energetico di una persona può essere a sua volta artefice dell’insorgenza della cellulite. Gli individui propensi alla fragilità vascolare e alla ritenzione di liquidi sono maggiormente a rischio.
Fattori alimentari
L’alimentazione è il pilastro su cui poggia l’intero stato di salute di ogni individuo. L’assunzione di caffè, alcolici, alimenti piccanti, troppo ricchi di grassi possono accentuare il deterioramento delle funzioni cellulari. Il sovrappeso e l’obesità sono i principali fattori scatenanti della cellulite.
Fattori abitudinari
Indumenti stretti, una vita sedentaria, permanenze protratte vicino a fonti di calore, tabagismo, massaggi troppo energici nelle zone soggette ad edema possono indurre lo sviluppo della cellulite.
Fattori vascolari
L’insufficienza venosa (IVC) rappresenta il secondo fattore, dopo il sovrappeso, che favorisce l’instaurarsi della cellulite. L’IVC ha una incidenza abbastanza marcata con un indice del 20% nelle donne e del 10% negli uomini. La malattia si caratterizza per un ristagno di sangue nelle vene e nei tessuti, con mancanza o riduzione dei fisiologici processi di scambio tra la cellula ed il sangue. L’IVC può nascere a seguito di un sovraccarico funzionale del sistema venoso (IVG funzionale) oppure essere secondaria ad altre patologie (Es. edemi, varici, trombosi venosa) (IVG organica).
Il quadro clinico si divide in tre stadi:
– STADIO I: Lievi alterazioni del microcircolo con comparsa di edemi
– STADIO II: Ipercheratosi con edema marcato e disfunzioni capillari in aumento
– STADIO III: Ulcerazioni cutanee con ipossia tessutale, edema pericapillare
L’IVC evolve poiché la parete delle vene risulterà sempre più permeabile ai liquidi; il plasma si riverserà tra le cellule e provocherà lentamente una infiammazione del tessuto adiposo. La circolazione sanguigna verrà compromessa assieme al normale mantenimento dell’omeostasi cellulare.
Dott. Michele Moggio
Laurea Specialistica in Farmacia
Master in Naturopatia e Terapie Complementari
Bibliografia
Raff AB, Kroshinsky D. Cellulitis: A Review. JAMA. 2016;316(3):325–337. doi:10.1001/jama.2016.8825
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