LA DERMATITE ATOPICA INTRODUZIONE La dermatite atopica (DA), o eczema atopico, è un disturbo infiammatorio cronico, doloroso e spesso improvviso della pelle che colpisce individui di entrambi i sessi fin dalla tenera età; si stima infatti che circa il 20% dei bambini ne sia affetto. In genere la dermatite atopica nei primi mesi di vita (3 mesi – 12 mesi) tende a colpire la pelle del viso e del cuoio capelluto; invece, negli anni successivi, le lesioni si presentano con maggior frequenza sugli arti e sul tronco mentre in età più adulta possono colpire le regioni flessorie (gomiti, ginocchia), le mani, i polsi, il viso, il collo, le caviglie e il torace.
SINTOMATOLOGIA Questa malattia è caratterizzata da un’alternanza di fasi acute, periodi di remissione e fasi croniche. La fase acuta può durare 1 o 2 mesi e determina infiammazione, rossore ed essudazione della pelle fino allo sviluppo di piccole croste. Ne segue poi la fase cronica con la comparsa di fenomeni di lichenificazione. Dal punto di vista sintomatologico il primo segnale è il prurito che può essere intenso, soprattutto nelle ore notturne, e può interessare non solo la pelle del viso ma anche altre regioni corporee (es. braccia, mani, gambe). A causa del grattamento continuo, il paziente favorisce la comparsa delle lesioni cutanee e può scatenare infezioni batteriche (es. Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes) e talvolta virali (es. Herpes simplex). EZIOLOGIA Ad oggi non l’eziologia della dermatite atopica è ancora sconosciuta. Molti fattori possono determinarne la comparsa e la riacutizzazione, tra questi possiamo annoverare: - Lo stress - Le variazioni climatiche (es. temperatura, umidità) - La presenza di infezioni (es. batteriche, fungine, virali) - L'alimentazione scorretta o la presenza di allergie/intolleranze alimentari - Le reazioni allergiche da contatto (es. profumi, prodotti di bellezza) - Gli allergeni aerei (es. acari della polvere, peli, muffe, ecc.) - Il contatto con indumenti irritanti (es. lana)
Dal punto di vista dermatologico si è scoperto che gli individui affetti da questa malattia presentano alterazioni più o meno marcate delle caratteristiche della barriera cutanea. In particolare è stato scoperto che l’attività dell’enzima sfingomielinasi è notevolmente compromessa negli individui con DA sia nelle regioni corporee che presentano lesioni che in quelle apparentemente sane. Le sfingomielinasi sono enzimi che catalizzano l’idrolisi della sfingomielina nella membrana cellulare, portando alla produzione delle ceramidi. Le ceramidi sono dei lipidi (grassi) che possiedono molteplici funzioni biologiche: - Regolano la differenziazione e la proliferazione cellulare - Stabilizzano la barriera cutanea riducendo la TEWL (perdita di acqua transcutanea) - Preservano l’elasticità e la compattezza della pelle - Proteggono il tessuto cutaneo dagli agenti esterni (es. microrganismi, agenti chimici, ecc.) - Modulano la secrezione di PGE2 in risposta all’azione dell’IL-1 - Aumentano la secrezione di IL-2 nei linfociti modulando le funzioni immunitarie locali. RUOLO DELLE CERAMIDI NELLA PELLE DEI SOGGETTI AFFETTI DA DERMATITE ATOPICA con la ridotta attività delle sfingomielinasi si assiste ad un lento declino del contenuto delle ceramidi nella pelle. Recenti studi scientifici hanno dimostrato che i soggetti affetti da dermatite atopica presentano livelli di ceramidi nello strato corneo ridotti di oltre il 30% rispetto agli individui sani. Le ceramidi trattengono circa il 10% dell’acqua presente nello strato corneo e, una riduzione così marcata del loro contenuto nella pelle, favorisce la disidratazione e la comparsa dei segni clinici caratteristici della dermatite atopica. Inoltre il ridotto contenuto delle ceramidi nella pelle dei soggetti affetti da dermatite atopica determina un’alterata differenziazione dei cheratinociti dell’epidermide ed uno squilibrio delle funzioni del sistema immunitario cutaneo. In particolare la mancanza delle ceramidi provoca un incremento delle risposte agli stimoli ambientali e determina un peggioramento degli stati infiammatori. DERMATOLOGIA COSMETOLOGICA L’applicazione delle sole ceramidi a livello cutaneo non permette di ottenere risultati apprezzabili in termini di recupero della barriera cutanea. Occorre solubilizzare queste sostanze (dosaggio consigliato 0,05-0,5%) in altri oli vegetali (es. olio di oliva, olio di vinaccioli, ecc.) o burri (karité, cacao, ecc.) per ottenere un prodotto capace di migliorare le caratteristiche della pelle e ridurre i sintomi della dermatite atopica. È inoltre opportuno prevedere nella formula delle sostanze antiossidanti lipofile (es. vitamina E, coenzima Q10, ecc.) ed idrofile (es. vitamina C, glutatione, ecc.) poiché riducono ulteriormente i fenomeni infiammatori e permettono un recupero più rapido.
Dott. Michele Moggio
Laurea Specialistica in Farmacia
Master in Naturopatia e Terapie Complementari
Article bibliography: A. DI NARDO, P. WERTZ2, A. GIANNETTI and S. SEIDENARI, Ceramide and Cholesterol Composition of the Skin of Patients with Atopic Dermatitis , Acta Derm Venereol (Stockh) 1998; 78: 27–30 Genji Imokawa, Akihito Abe, Kumi Jin, Yuko Higaki, Makoto Kawashima, Akira Hidano, Decreased Level of Ceramides in Stratum Corneum of Atopic Dermatitis: An Etiologic Factor in Atopic Dry Skin? , Journal of Investigative Dermatology - Volume 96, Issue 4, April 1991, Pages 523-526 Toncic, RJ; Jakasa, I .; Hadzavdic, SL; Goorden, SM; Vlugt, KJG-vd; Stet, FS; Balic, A.; Petkovic, M.; Pavicic, B.; Zuzul, K .; Marinovic, B.; Kezic, S.Altered Levels of Sphingosine, Sphinganine and Their Ceramides in Atopic Dermatitis Are Related to Skin Barrier Function, Disease Severity and Local Cytokine Milieu . Int. J. Mol. Sci. 2020, 21 , 1958.
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