Il carcinoma basocellulare (basalioma, epitelioma basocellulare) è un tumore maligno della pelle costituito da cellule morfologicamente simili a quelle presenti nello strato basale dell’epidermide. La malattia si può presentare fin dall’infanzia ma la sua frequenza aumenta significativamente con l’avanzare dell’età; gli individui più a rischio sono gli uomini di razza bianca con pelle molto sensibile e delicata.
CAUSE SCATENANTI
Le principali cause scatenanti del carcinoma basocellulare sono:
- I raggi ultravioletti (UVA-UVB)
- Le radiazioni ionizzanti
- Le anomalie genetiche (mutazioni gene PTCH1, sindrome di Gorlin-Goltz, sindrome di Bazex)
- L’esposizione all’arsenico
- I deficit al sistema immunitario (es. AIDS, chemioterapia, ecc.)
VARIANTI CLINICHE
Le zone più colpite della malattia sono il collo, la testa e soprattutto la parte centrale del volto. Fino ad ora sono state riconosciute 4 varianti cliniche:
Si presenta sotto forma di papula traslucida e poi evolve in una placca con superficie liscia di colore rossastro. Durante la fase avanzata, la placca tende alla desquamazione e all’ulcerazione; le teleangectasie (dilatazione capillari) sono spesso concomitanti.
Si presenta come una placca eritematosa dai bordi irregolari, colpisce prevalentemente il tronco ed è associata all’esposizione all’arsenico.
Compare sotto forma di placca dai bordi indefiniti, rilevata oppure depressa. La sua diagnosi è difficile in fase precoce. La caratteristica di estendersi oltre la sede primaria, rende questo tumore recidivante anche dopo terapia chirurgica di tipo Mohs.
Colpisce prevalentemente la sede lombosacrale ed è un carcinoma molle a struttura nodulare singola o multipla. Il basalioma di tipo fibroepiteliale può comparire dopo alcuni anni a seguito di un trattamento radioterapico.
DIAGNOSI
Sebbene l’indagine istopatologica a seguito di biopsia rappresenti il gold standard per la diagnosi del carcinoma basocellulare, i metodi immunologici si stanno sempre più concretizzando nella pratica clinica. In particolare l’anticorpo monoclonale AE-1 (specifico per citocheratine a basso peso molecolare) permette l’identificazione di cellule indifferenziate, mentre l’anticorpo monoclonale AE-3 (specifico per citocheratine ad alto peso molecolare) viene utilizzato per l’analisi di cellule in differenziazione follicolare.
EVOLUZIONE DELLA MALATTIA
In genere il carcinoma basocellulare non ulcerativo è un tumore a decorso lento e comportamento benigno; tuttavia i carcinomi che si presentano sotto forma di noduli ulcerati hanno carattere aggressivo e possono portare alla distruzione di altri distretti corporei (es. mucose, occhi, ossa, cervello).
TERAPIA FARMACOLOGICA PER IL CARCINOMA BASOCELLULARE
L’esportazione chirurgica permette di ottenere risultati migliori e più duraturi. Tuttavia è possibile sottoporsi ad altri tipi di trattamenti:
- Diatermocoagulazione (esportazione di piccole parti di tessuto epidermico mediante impulso elettrico)
- Laserterapia (indicata per forme superficiali)
- Criochirurgia
- Radioterapia (indicata per neoplasie estese non operabili)
- Trattamento locale con 5-fluorouracile (chemioterapico)
- Trattamento locale con Imiquimod (farmaco immunomodulante)
FITOTERAPIA PER IL CARCINOMA BASOCELLULARE
Pochi sono gli studi scientifici condotti sull’utilizzo delle piante medicinali per il trattamento del carcinoma basocellulare.
In linea teorica, qualsiasi erba medicinale dotata di proprietà antinfiammatorie/antiossidanti può essere utilizzata per prevenire o limitare l’evoluzione della malattia.
Tuttavia alcune piante hanno dimostrato interessanti proprietà antitumorali:
Limita i processi infiammatori a carico della pelle e dei vasi sanguigni. La presenza di tannini conferisce alla pianta spiccate proprietà emostatiche ed astringenti.
Uso esterno: acqua di amamelide, decotto di corteccia, infuso di foglie
Forte potere antiossidante ed antinfiammatorio. Il Cardo mariano è dotato di proprietà immunomodulanti capaci di ridurre i processi neoplastici a carico dei tessuti cutanei.
Uso esterno: infuso di semi di Cardo mariano (opportunamente frammentati), base oleosa arricchita in silimarina, emulsione alla silimarina oppure all’estratto secco di Cardo mariano
L’estratto di mangostano ha dimostrato di un potente effetto antitumorale sulla pelle. La pianta induce apoptosi cellulare per attivazione delle caspasi.
Vedi articolo (Cosmetologia: estratto di mangostano per il trattamento delle impurità della pelle).
Dott. Michele Moggio
Laurea Specialistica in Farmacia
Master in Naturopatia e Terapie Complementari
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