La caffeina è un alcaloide contenuto in concentrazioni differenti nelle piante di caffè, thè, cacao, guaranà, cola e mate.
A dosi comuni (max. 2 caffè/die) la caffeina stimola:
- I centri bulbari (incremento della velocità e profondità dei respiri, rilascio delle resistenze periferiche vasali)
- I centri corticali (aumento della diuresi per incremento della filtrazione glomerulare)
- Il metabolismo basale (aumento della lipolisi e della glicolisi)
La caffeina promuove inoltre la secrezione acida dello stomaco ed incrementa sia la frequenza che la forza contrattile del cuore.
A dosi più elevate (circa 5 grammi/die per l’uomo) la caffeina provoca convulsioni fatali per stimolazione diretta del sistema nervoso spinale.
La caffeina a dosaggi comuni (max. 2 caffè/die) non determina assuefazione o crisi di astinenza.
POTENZIALI EFFETTI POSITIVI DEL CONSUMO DI CAFFE’
Nel corso degli anni, sono stati condotti diversi studi clinici per valutare gli effetti specifici del caffè sul corpo umano.
Tra le attività farmacologiche utili è emerso quanto segue:
- Il consumo di caffè sembra essere associato ad un rischio minore di incidenza di tumori epatici e colon-rettali
- Il caffè, in quanto pianta adattogena, determina un incremento delle prestazioni fisiche (aumento della forza contrattile) e psichiche (flusso di pensieri più nitido)
- La caffeina può favorire l’azione di alcuni farmaci. Associata all’ergotamina (trattamento dell’emicrania) o all’aspirina (trattamento del dolore lieve) ne migliora l’assorbimento.
- Il consumo di caffè sembra essere associato ad un rischio minore di incidenza di diabete di tipo 2
- La caffeina determina azione adipolitica sul tessuto grasso. Questa funzione viene sfruttata in cosmetica per il trattamento della cellulite.
POTENZIALI EFFETTI NEGATIVI DEL CONSUMO DI CAFFE’
Nonostante le attività stimolanti del caffè, un consumo continuo di questa bevanda può provocare effetti collaterali anche gravi.
Tra le attività tossiche è emerso quanto segue:
- Il consumo di prodotti contenenti caffeina (es. caffè, estratti di guaranà ecc.) sembra essere associato ad un incremento nell’incidenza dell’artrite reumatoide per innalzamento del fattore reumatoide
- Il consumo di caffè determina incremento della concentrazione di omocisteina plasmatica. Un aumento dell’omocisteina nel sangue è associato ad un incremento delle malattie cardiocircolatorie (es. infarto del miocardio).
- Il consumo di caffè determina un incremento nell’incidenza di tumori pancreatici.
- Il consumo di caffè determina un incremento del 20% dell’incidenza di tumori del tratto genito-urinario.
- Individui con lento metabolismo della caffeina possono incorrere in rischi cardiocircolatori maggiori in caso di assunzione di caffè.
- Il consumo di caffè determina un marcato peggioramento delle patologie gastroduodenali (es. ulcere, gastriti, duodeniti, esofagiti ecc.).
- E’ stato dimostrato che la caffeina ha effetti teratogeni ed è quindi sconsigliato assumere caffè durante la gravidanza.
- La caffeina può determinare un incremento della secrezione di cortisolo (ormone dello stress). A lungo andare, alterazioni della liberazione del cortisolo provocano effetti stressogeni generalizzati (es. affaticamento, astenia, ecc.).
- La caffeina può determinare ulteriori complicazioni in soggetti ipertesi. Tuttavia questo effetto necessita di ulteriori chiarimenti; sembra che l’alcaloide caffeina possa generare un flusso sanguigno turbolento all’interno dei vasi.
- Associazione tra caffè, alcool o fumo di sigaretta determina un incremento di tutti gli effetti tossici di ogni singola sostanza.
CONSIGLI GENERALI
Il consiglio che ti posso dare è quello di ridurre al minimo il consumo di caffè o di altre bevande contenenti caffeina, per non incorrere in potenziali e gravi effetti collaterali.
Voglio ricordarti che:
- Una tazzina di caffè espresso può contenere da 50 a 80 mg di caffeina.
- Una tazzina di caffè moka può contenere oltre 100 mg di caffeina.
- Una lattina di bevanda energetica contiene circa 80 mg di caffeina.
- Una tazza di tè nero conteine circa 45 mg di caffeina.
- Una tazza di tè verde contiene circa 20 mg di caffeina.
- 100 ml di tè bianco contengono circa 15 mg di caffeina.
Dott. Michele Moggio
Laurea Specialistica in Farmacia
Master in Naturopatia e Terapie Complementari
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